De Mysteriis Aegyptiorum

Il trattato Sui misteri degli Egiziani, dei Caldei e degli Assiri[1], abbreviato anche come Theurgia o De Mysteriis Aegyptiorum (o spesso De Mysteriis), è un'opera di filosofia neoplatonica attribuita a Giamblico. Il testo conteneva informazioni sui rituali e la teurgia.

È noto che Porfirio non era d'accordo con Giamblico sulla pratica della teurgia. Il trattato espone le risposte di Giamblico al suo maestro. Il titolo esatto sarebbe appunto Del maestro Abammone, risposta alla lettera di Porfirio ad Anebo, e spiegazione delle questioni che essa pone, provvisoriamente datata al 1460. Dato il fervore per l'egittologia nell'ambito della filosofia rinascimentale, Marsilio Ficino commentò il testo e rinominò il titolo.


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